Nel mulino che vorrei.

Nel mulino che vorrei, ci sono tutti i cazzi miei.

Prima cosa, mestruazioni una volta l’anno. Per un mese intero. Va bene anche agosto o dicembre, pazienza. Non ditemi che è innaturale perché è naturale quello che fa la natura e se lo facesse la natura diventerebbe naturale.

Nel mulino, ristrutturato, ci faccio feste e concerti. È il cascinale di fianco, quello più figo, dove vivo. Luminoso ma nostalgico, rustico ma moderno, minimale ma incasinato, bianco ma colorato, con roba vintage messa accazzo ma messa così bene che viene AD a fotografarmela.

Quasi sul mare. Quasi in città. Con piscina e giardino. Piscina riscaldata perché sotto i 29 gradi io non entro in acqua. Giardino bello da usare, con tutto quello che serve per stare bene con gli amici e bene da sola.

Io sono molto piacente e in salute. Non ho le occhiaie di Derrick e posso fumare perché non mi fa male. Mangio quello che mi pare e bevo pure. Vivo una seconda adolescenza e le mie tette svettano verso il cielo. Tutto il resto del mio corpicino sta lì dove deve stare e ho tantissima energia da spendere e voglia di fare. Sono così in equilibrio con me e col mondo intero che posso girare come un derviscio per ore e so anche nuotare.

Per lavoro scrivo libri interessanti e avvincenti, anche favole per bambini. Guadagno bene e faccio pure beneficenza.

Cucino da dio e i miei fiori non muoiono. Leggo tanto, so di tutto un po’ e passo buon tempo con le persone a cui voglio bene. La mia giornata è gustosa.

Viaggio, vado in giro per vedere posti meravigliosi ma con grande umiltà. Mi scasso una magnum di champagne proprio solo se passo per Monte Carlo.

E sono felice, sorrido. E quando sorrido sono ancora più figa.

La situazione sentimentale è disponibile in due versioni:

1 – l’uomo giusto (che non è quello della mia vita eh, è quello giusto per tal pezzo di vita) smette di fare il noioso rompicoglioni e si dedica a me. Siamo felici, ci divertiamo molto e facciamo un sacco di cose sessuali e non che rendono la nostra vita insieme un incanto.

2 – sono libera come un uccel di bosco, il mio cuore non batte per nessuno se non per me, sono corteggiata da uomini interessanti. Io sperimento, mi soffermo se mi va, mi godo le adulazioni, campo serena e forse a un certo punto ne arriva uno giusto. Ma anche no. E non importa perché sono tranquilla come un puciu, mi basto, mi piaccio e chi non mi vuole può andare affanculo.

Nonostante tutto questo, non divento vegana, bioqualcosa, non faccio yoga o ceramica raku o collanine, non divento fotografa di tramonti.

(Prima di tutto, naturalmente, la mia bambina è felice, sana e ride tantissimo, impara divertendosi e fa un pijama party a settimana. Nel mondo c’è pace e prosperità e benessere diffuso. La media di felicità è alta, non altissima ma alta, per tutti gli abitanti del pianeta. Lo davo per scontato.)

Tutto sommato, mi sembro una persona ragionevole.

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